L’Aquila. Si fa sempre più insistente la richiesta, da parte degli esponenti del centrodestra e del centrosinistra, di conoscere la data delle prossime elezioni regionali. Se nei giorni addietro vi avevamo descritto le possibili mosse con le quali i due raggruppamenti concorreranno, quest’oggi focalizziamo l’attenzione su quello che a detta di molti sarà l’ago della bilancia: il civismo. E’ indubbio, infatti, che tali liste potranno spostare gli equilibri verso la vittoria e questo, in parte, spiega il perché di un loro insistente proliferare.
L’Abruzzo, dal canto suo, non fa eccezione, ed ecco dunque che tra i primi a scendere in campo troviamo l’ex assessore Andrea Gerosolimo, che in questi giorni ha rivelato di correre con la lista civica “E Mò l’Abruzzo” della quale si fa promotore (probabilmente in compagnia dell’altro ex assessore Donato Di Matteo). In molti vogliono questi due nomi vicini al centrosinistra. A dar loro man forte troviamo il consigliere regionale Mario OIivieri. Ricordiamo che in passato i tre in passato hanno creato una fazione di forte opposizione a D’Alfonso, dimettendosi per cercare di metterlo in crisi salvo tornare sui banchi del consiglio regionale.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche la senatrice Federica Chiavaroli che – stando ai rumors – andrà a formare una propria lista civica assieme agli assessori Giorgio D’Ignazio (Ncd) passato dai banchi dell’opposizione a quelli della giunta regionale. Anche qui sembrerebbe scontato l’appoggio al centrosinistra, non fosse altro per l’estrazione politica dei nomi sopra citati. Discorso analogo per l’assessore Lorenzo Berardinetti che potrebbe portare avanti il discorso di “Regione Facile” con il quale si è candidò cinque anni fa. Maurizio Di Nicola, invece, proseguirà dritto per la propria strada con il movimento “+ Europa”.
Tutte da decifrare le intenzioni dell’ex sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio e del movimento civico “Abruzzo al Centro – La voce delle Aree interne” da lui fondato e capace di riscuotere interesse e consensi già sul finire dello scorso dicembre quando fu ufficialmente presentato a una folla incuriosita di cittadini. Chissà che anche i Verdi non siano in grado di ritagliarsi un proprio ruolo, tornando in campo con una veste rinnovata e pronti a conquistare a suon di battaglie ambientaliste i cittadini.
Insomma, la partita è appena iniziata, ma la sensazione che le strategie stiano prendendo forma si consolida giorno dopo giorno, e con essa la percezione che si, le liste civiche potranno realmente decidere le sorti delle prossime elezioni regionali. Non è mistero, infatti, che il clima di antipolitica venutosi a creare da qualche anno farà senz’altro il gioco dei più scaltri che correranno per accaparrarsi un posto in una lista civica, tra centrosinistra e centrodestra. Ma c’è anche posto per il centro con l’UDC che alle scorse elezioni in Abruzzo fu rappresentato dall’ex governatore Gianni Chiodi e l’ex presidente della provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio (attuale coordinatore dell’Udc), potrebbe scendere di nuovo in campo e sostenere uno dei due schieramenti con il simbolo della Dc, il vecchio scudo crociato che negli anni ’70 faceva il pieno alle urne. Federico Falcone