Roseto degli Abruzzi. È partita oggi la fase di votazione della giuria per la XXIII edizione del premio internazionale di saggistica “Città delle Rose”, appuntamento di rilievo nel panorama culturale regionale. Quest’anno sono ben 47 i testi in concorso, provenienti da 25 case editrici diverse, a testimonianza della qualità e della varietà delle opere presentate.
Il Premio si propone di valorizzare saggi che approfondiscono la condizione dell’uomo contemporaneo attraverso molteplici discipline, dalla letteratura alle scienze umane, dalla religione ad altri ambiti di riflessione. Possono partecipare autori italiani e stranieri, con particolare attenzione anche alle opere tradotte in italiano.
La competizione è articolata in tre sezioni: autori italiani, autori stranieri (intitolata alla memoria di Gabriella Lasca) e Tematiche Giovanili (curata dall’Associazione Micolangel e dedicata alla memoria di Micol Cavicchia).
La giuria, composta da esperti e amministratori locali e presieduta da Renato Minore, sta valutando le opere in gara. I vincitori delle sezioni Autori Italiani e Stranieri riceveranno un premio di 2.500 euro ciascuno. Per la sezione Tematiche Giovanili, invece, saranno selezionate tre opere finaliste che riceveranno un riconoscimento di 500 euro ciascuna, con un ulteriore premio di 500 euro assegnato al vincitore assoluto.
Particolarmente significativa la modalità di valutazione della sezione giovanile: la giuria sarà composta da 30 studenti delle scuole superiori di Roseto e da 15 utenti under 25 della Biblioteca Comunale, un’opportunità di confronto intergenerazionale e promozione della lettura critica.
I nomi dei vincitori e dei finalisti saranno annunciati nei prossimi giorni. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 27 settembre 2025 a Roseto degli Abruzzi, e sarà aperta al pubblico.
“Il Premio rappresenta un’occasione importante per promuovere cultura e pensiero critico” afferma il Sindaco Mario Nugnes, “Siamo orgogliosi di questa edizione, che conferma l’impegno della città nel sostenere autori e opere di spessore e coinvolge i giovani nel processo di selezione, sottolineando il valore del dialogo tra generazioni.”