Pescara. Nella sede del Nucleo Elicotteri di Pescara, si è svolta la cerimonia di commemorazione del 70° anniversario del Reparto volo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco.
Ricevuti dal Direttore Regionale VVF Abruzzo Gennaro Tornatore e dal Comandante Luca Verna, alla cerimonia sono intervenuti il Prefetto Flavio Ferdani, il sindaco Carlo Masci, autorità civili e militari e personale in servizio e in quiescenza.
Tra gli invitati anche 50 bambini delle scuole elementari, accompagnati dai loro insegnanti, che hanno partecipato con entusiasmo alla cerimonia, portando quella nota di allegria che li contraddistingue.
Per loro è stato predisposto, all’interno dell’hangar, il percorso ludico dimostrativo “Pompieropoli” predisposto e coordinato dal personale dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco.
La cerimonia, che ha avuto inizio con i saluti del Direttore Regionale, è proseguita con la proiezione di filmati e la narrazione delle origini e l’evoluzione del Reparto Volo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
Al termine degli interventi delle autorità, gli invitati si sono trasferiti sul piazzale antistante l’hangar per un altro momento dedicato ai bambini: la discesa di Babbo Natale dall’elicottero dei Vigili del Fuoco, che ha portato loro qualche dolcetto e gli auguri per un sereno Natale.
STORIA ED EVOLUZIONE DELLA COMPONENTE AEREA IN
DOTAZIONE AL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO
DALL’ANNO 1954 al 2024
La …”vocazione“ a portarsi verso l’alto, la tendenza a salire e percorrere tutte e tre le dimensioni
dello spazio, l’aspirazione ascensionale, sono una costante caratteriale dei Vigili del Fuoco fin dalle
epoche più lontane.
“UBI DOLOR IBI VIGILES”
“ dove c’è dolore, là ci sono i vigili del fuoco”
è il motto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
L’elicottero quindi trova coerentemente spazio tra i due avverbi di luogo “ubi” ed “ibi” scritti nel
motto tanto caro ai “pompieri”.
Ricorre ora, nel 2024, il settantenario della introduzione degli elicotteri come mezzi di soccorso;
infatti, risale all’anno 1954 la dotazione dei primi elicotteri.
Già nel 1947 furono il caso e la fatalità ad incoraggiare questa vocazione, se il giovane Ingegnere
Ufficiale del 54° Corpo vigili del fuoco di Napoli, Domenico Andriello, si trovò, un giorno di
giugno, sul lungomare, ad osservare un elicottero – il primo visto in Italia – decollare dal ponte
dell’incrociatore americano COLUMBUS e, dopo alcune evoluzioni sulla città e sul golfo, atterrare
sul molo antistante la strada.
La foto dell’avvenimento fu pubblicata dallo stesso ing. Andriello, autore dell’articolo Impiego
dell’elicottero nel servizio antincendi, sul primo numero della rivista ANTINCENDIO del 1949.
Dall’anno 1947, quindi, si ipotizzò l’uso dell’elicottero per i vigili del fuoco come mezzo di
soccorso e pensando con grande lungimiranza il binomio Pompieri-Elicotteri.
Però, ancora prima del 1954 i Vigili del Fuoco ebbero occasione di servirsi dell’elicottero.
Nel 1951, in occasione della alluvione del Polesine, due Ufficiali dei vigili del fuoco insieme al
Direttore Generale dei Servizi Antincendi, effettuarono voli di ricognizione con elicotteri S.55,
messi a disposizione dei Vigili del Fuoco dal Comando della VI flotta Americana. I vertici dei vigili
del fuoco ebbero un’ottima impressione dell’elicottero come mezzo di soccorso. Si crearono quindi
i preliminari ed i presupposti ideali per l’introduzione del mezzo aereo nel Corpo.
Tuttavia altre circostanze casuali e fortuite determinarono l’arrivo del nuovo mezzo tra cui la
presenza, nell’organico dei Corpi Provinciali dei vigili del fuoco, di diversi ex Piloti Ufficiali o
Sottufficiali dell’ Aeronautica Militare Italiana che per vari motivi, una volta congedati, scelsero i
vigili del fuoco.
Nel 1952 dagli Stati Uniti erano giunti all’Agusta alcuni elicotteri da assemblare. Si trattava dei Bell
47 G. Di questi, i primi dieci, prodotti e collaudati nel ’53, furono assegnati all’Aeronautica Militare
Italiana presso l’aeroporto dell’ Urbe a Roma, tre furono quindi acquistati dai Vigili del Fuoco.
Essi portavano sulla fusoliera le sigle dell’Aviazione Civile Generale; lettere che corrispondevano
in parte alle targhe automobilistiche delle città sedi dei Corpi dei vigili del fuoco ove furono istituiti
i primi Nuclei provinciali: Roma, Modena, Napoli.
Così iniziò “l’aviazione dei Pompieri” che vede oggi celebrare la ricorrenza dei settanta anni di
storia dell’elicottero.
Nel 1955 con l’acquisto di altri velivoli dello stesso tipo, si inaugurò il Nucleo di Milano. Qualche
tempo dopo, nel 1962, per motivi di funzionalità e distribuzione sul territorio, il Nucleo di Milano
fu trasferito ed accorpato all’istituendo Nucleo di Genova che fu il primo ad avere caratteristiche di
Nucleo con spiccate attitudini marittime.
Ancora oggi, quando si parla di elicotteri dei Vigili del Fuoco, due nomi si ricordano ed emergono
come padri fondatori della specialità aerea: quello del mitico Comandante Franco Coppi di Modena
e quello del Comandante Rinaldo Enrico di Genova.
L’elicottero con cui i vigili del fuoco iniziarono l’attività aerea, fu il veterano 47 G.
Oggi questo elicottero è esposto in molti musei dell’aviazione.
Per diversi anni tutti i Piloti ed i motoristi, come si definivano allora, si formavano presso la linea di
volo dell’Agusta a Cascina Costa.
Il Pilota istruttore dei primi elicotteristi fu il mitico Capo collaudatore Ottorino Lancia che deteneva
tra i vari primati, quello di essere stato il primo pilota di elicotteri italiano, dopo un passato nei più
prestigiosi reparti dell’Aeronautica Militare in Guerra.
Dal 1964, tutta la formazione degli elicotteristi vigili del fuoco, fu affidata dal Ministero
dell’Interno all’Aeronautica militare . Gli allievi piloti a Frosinone e gli specialisti a Caserta. In
seguito, gli specialisti si formarono presso le scuole della Ditta Agusta, che iniziò la produzione con
il 47 G.
Poi arrivò un elicottero di livello superiore, cosiddetto carenato, AB 47 J3.
In un secondo momento, furono acquistati tre elicotteri particolarmente adatti per il volo in
montagna ed alle quote elevate essendo dotati di motori a scoppio con compressore, detti appunto
Super alpino, tipo AB 47 G3 B-1.
Anche se oggi può sembrare strano, negli anni sessanta, tra i compiti dei Nuclei elicotteri dei vigili
del fuoco, oltre al normale soccorso, vi erano anche servizi di ordine pubblico in cooperazione con
le forze di Polizia. Per diversi anni, gli elicotteri dei vigili del fuoco sono stati il supporto operativo,
l’occhio dal cielo, specialmente della Polizia Stradale, che allora non disponeva di mezzi aerei per
la sorveglianza del traffico. Gli elicotteri dei vigili del fuoco quindi ospitavano a bordo Ufficiali
della polizia con il brevetto di osservatore.
L’anno 1968, vide per i vigili del fuoco l’avvento dei motori a turbina con la dotazione del Jet
Ranger AB 206. Da questo momento, tutta l’organizzazione tecnica fu impostata su basi diverse per
tener conto del salto qualitativo e della tecnologia più sofisticata dei turbomotori. Il primo volo di
presentazione in Italia avvenne all’aeroporto dell’Urbe, nel 1967.
Furono aperti in successione il Nucleo di Pescara e quello di Venezia; poi quelli di Sassari, Arezzo,
Salerno, Torino, Bari, Catania e Varese.
Il lungo percorso della specialità aerea dei vigili del fuoco, ha visto gli elicotteri sempre in prima
linea, oltre che negli interventi nelle sedi territorialmente di competenza dei singoli Nuclei, anche
nelle gravi calamità avvenute sul territorio nazionale, ad iniziare dal 1963, per il disastro del Vajont.
Poi fu la volta dell’alluvione di Firenze, dei terremoti del Belice, del Friuli e dell’Irpinia fino ad
arrivare alle calamità ed alle grandi emergenze più recenti.
Nel 1986 gli elicotteri dei vigili del fuoco furono collocati tra gli aeromobili di Stato.
“DRAGO” è la sigla degli aeromobili del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Nel 2004, ai mezzi ad ala rotante, tra i quali A 109 ed l’AB 412, si affianca un aereo bimotore di
cui il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile si è dotato; un
Piaggio P 180.
L’aereo trova la sua utilità per i collegamenti veloci ed il trasporto rapido in caso di necessità di
squadre e materiali, anche in occasioni di interventi all’estero.
Nel 2019 sono stati consegnati ai vigili del fuoco i primi AW139 e nel gennaio 2023 al Reparto
Volo di Pescara è arrivato il VF 155.
Progettato per svolgere missioni di ricerca e soccorso (SAR) e trasporto medico di emergenza
(EMS) l’elicottero unisce tecnologia avanzata, caratteristiche di sicurezza strutturale e prestazioni di
livello superiore, oltre a un’ampia gamma di equipaggiamenti.
Il Reparto Volo di Pescara è stato uno tra i primi ad operare ed, infatti, nei registri storici di volo,
risultano annotati i primi voli già a partire dal settembre del 1968.
Il primo elicottero assegnato al reparto fu un AB 47 G3 B1 rischierato dal Nucleo di Modena.
La prima sede provvisoria fu un “posto” condiviso in un hangar della locale Sezione aerea della
Guardia di Finanza; nel 2004 è stata inaugurata questa sede.
Il Nucleo di Pescara, situato geograficamente in posizione centrale ad est della dorsale appenninica,
opera sia in ambiente di alta montagna che sul mare.
Esso ha operato attivamente con tutti i tipi di elicotteri in dotazione; dal AB 47 G3 al modernissimo
AW139.
Ha operato in tutte le grandi calamità occorse sul territorio nazionale ed ha partecipato a numerose
campagne antincendio boschivo.
Le caratteristiche di polivalenza mare-montagna del Nucleo di Pescara e la notevole esperienza
degli equipaggi acquisita in migliaia di ore di volo in uno degli ambienti geograficamente tra i più
impegnativi d’Italia, fanno di questo reparto una “ palestra operativa” ideale per l’addestramento dei
componenti gli equipaggi di volo dei vigili del fuoco.
Il Nucleo porta il nome del pilota Gino del Zoppo, pilota pescarese che ha perso la vita nel tragico
incidente del Drago 56 in data 19 giugno 2000, in località Vicovaro.
L’occasione che oggi ci si presenta è il momento per ricordare i caduti in servizio di volo del Corpo
Nazionale.
In settanta anni di attività, tutti i più gravi incidenti sono avvenuti nel corso di attività operativa di
soccorso o in circostanze collegate alle stesse.
Tra piloti, specialisti e componenti gli equipaggi come supporti tecnici sono caduti ben 17 uomini.
A loro va il commosso ricordo e la gratitudine per il servizio prestato.
Nel 2019 all’organico del Reparto Volo di Pescara si sono aggiunti gli Elisoccorrritori.
Oggi operano in questo Reparto Volo:
10 Piloti
15 Specialisti di Aeromobile
9 Elisoccorritori
Ad essi si aggiungono nel periodo aprile – ottobre 2 SMZ del Nucleo Sommozzatori di Teramo.
Gli elicotteristi dei “pompieri”, così come tutti i reparti aerei degli altri Corpi, hanno un motto
Esso recita:
AVIA PERVIA
(L’impervio Accessibile)