L’Aquila. “Chi vuol muovere il mondo, prima muova sé stesso” diceva Socrate e “Il jazz italiano per le terre del sisma”, alla sua nona edizione nel 2023, sembra aver ereditato esattamente questa filosofia. Oltre 200 musicisti coinvolti, quasi 50 concerti complessivi, 15 piazze, 20 mila spettatori attesi, sono questi i numeri di una manifestazione che, anno dopo anno, si rinnova restando fedele alla propria natura solidaristica e di grande festival del jazz italiano e, insieme, cambiando sempre obiettivi, visioni, prospettive artistiche.
È infatti “Movimenti” il tema scelto dalla direzione artistica a tre teste (Francesca Corrias, Roberto Ottaviano, Fausto Savatteri) della manifestazione che, dopo il successo della tre giorni di Cammino Solidale (dal 25 al 27 agosto tra Camerino, Castelluccio di Norcia e Amatrice), arriva all’Aquila il 2 e il 3 settembre, portando produzioni speciali, giovani artisti e molti dei protagonisti italiani di una musica che non si ferma mai nella ricerca e nella sperimentazione; i movimenti che hanno ispirato la direzione artistica, però, sono anche quelli della terra, di crisi e rinascita che cambiano per sempre le fisionomie dei paesi, dei territori, delle persone, portando però risposte di rinascita e di bellezza; i movimenti di idee che portano vita, i movimenti che portano incontri tra le persone e tra le arti, i movimenti come i dialoghi interdisciplinari che legano più mondi espressivi in un solo sguardo.
Il festival conferma l’organizzazione e il coordinamento della associazione Jazz all’Aquila e il coinvolgimento operativo della Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano”; è promosso e sostenuto dal Ministero della cultura, il Comune dell’Aquila, è promosso da Regione Abruzzo, con il sostegno dei Main Sponsor SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, e NuovoIMAIE, il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, dei molti partner tecnici coinvolti. L’evento, inoltre, vede coproduzioni con alcuni dei più importanti enti culturali del territorio come Teatro Stabile d’Abruzzo, Accademia di Belle Arti, Conservatorio Alfredo Casella, Museo MAXXI L’Aquila, Teatro dei 99; si segnala anche la collaborazione con la Azienda vinicola locale Beominacum.
L’edizione del 2023 è stata anticipata da una nuova versione del Cammino Solidale (organizzato in collaborazione con le associazioni Musicamdo e Fara Music) con tre giorni di concerti e trekking (dal 25 al 27 agosto) a Camerino, Castelluccio di Norcia e Amatrice, e arriva all’Aquila il 2 e il 3 settembre, per la grande maratona del jazz italiano, ormai un appuntamento atteso anche per la città stessa.
Confermata anche quest’anno la direzione artistica a tre voci, come scelto dalla Federazione già dal 2020, che quest’anno vede impegnati Francesca Corrias (cantante, musicista e compositrice), Roberto Ottaviano (musicista, compositore, protagonista indiscusso della scena jazz contemporanea italiana) e Fausto Savatteri (musicista, direttore artistico Festivalle dei Templi ad Agrigento), una direzione artistica eterogenea e di altissima qualità che rappresenta un mix di grande esperienza ed innovazione nel panorama musicale italiano.
Le proposte artistiche di quest’anno raccontano di movimenti che uniscono musiche provenienti da territori lontani nello spazio e nel tempo, mescolandole senza confini (“there’s no boundary line to art” affermava il grande Charlie Parker). Raccontano, ancor di più, dei movimenti delle idee, quelli che da sempre hanno reso il jazz portavoce di temi sociali e culturali importanti. Movimento è anche ciò che si crea quando si lasciano dialogare le arti tra loro: quando un concerto parla di fiori, una partita di scacchi suona come un’orchestra, una scultura esposta in un museo diventa strumento musicale. George Russell, il celebre compositore e teorico del jazz di cui quest’anno si celebrano i 100 anni dalla nascita, affermava che la musica è un veicolo che vuole raggiungere la vera essenza dell’essere umano. E se il movimento è necessario alla musica, è ancor più necessario nel cercare quest’ultimo ambizioso traguardo.
Ancora una volta, attraverso il jazz italiano, nel primo fine settimana di settembre, L’Aquila tornerà ad essere città aperta come poche altre al mondo, invasa da sogni e da speranze, che con la musica (ma anche con la poesia, la danza, la fotografia) vorrà contaminare le vie e le piazze, i cortili e i palazzi, i locali e le librerie, ovunque ci sia uno spazio capace e voglioso di aprirsi a suoni quanto più veri e spontanei.
Il programma inizierà il sabato pomeriggio (2 settembre), dalle ore 15:30, alla Fontana delle 99 Cannelle con uno degli appuntamenti più attesi di questa nona edizione, un evento originale prodotto direttamente dal festival, la Partita a scacchi in Jazz, realizzata in collaborazione con Accademia di Belle Arti dell’Aquila, Conservatorio A. Casella, Teatro dei 99. Sarà la prima partita a scacchi jazz vivente; verrà riprodotta la storica partita tra Bobby Fisher e James Sherwin del 1957 nello Stato del New Jersey. L’intento è quello di affiancarla alle storiche “battles” tra i solisti delle band afroamericane degli anni ’30, che si sfidarono su numerosi palchi fino a raggiungere l’apoteosi in quel di Kansas City.
Saranno oltre 200 i musicisti coinvolti anche nel 2023 nelle varie location, con rinnovata attenzione ai progetti delle nuove generazioni, alle produzioni originali e ai diversi linguaggi musicali; main stage torna la Scalinata di San Bernardino, dove la sera di sabato 2 settembre si esibiranno: West Side Story Ensemble (evento prodotto in collaborazione con il Conservatorio di Bari “Niccolò Piccinni” e il Teatro Stabile D’Abruzzo), Cristina Zavalloni in quintetto, Gaetano Partipilo “Boom Collective” e Gege’ Telesforo “Big Mama Legacy”.
Domenica 3 settembre la giornata si aprirà con un importante evento solidaristico nei confronti delle popolazioni terremotate di Turchia e Siria: alle ore 12:00 al Parco della Memoria (il progetto, inaugurato nel settembre del 2021 a Piazzale Paoli, simboleggia e testimonia il ricordo per le vittime del sisma del 2009 e le radici della vita) con il musicista azero Fakhraddin Gafarov in trio (Fakhraddin Gafarov, tar; Davide Marzagalli, sax, flauto; Simone Amodeo, percussioni); un momento di grande valore umano e sociale che testimonia la vicinanza della manifestazione e della città a questi territori oltre che una necessaria apertura artistica a nuove influenze e connessioni musicali. Gli ultimi concerti in programma sono previsti al Parco del Castello con, tra gli altri, Accordi Disaccordi (17:30) e Chicago Stompers (18:30).
Un programma che, comunque, presenterà una grande varietà artistica e musicisti conosciuti non solo a livello nazionale: si viaggerà tra progetti intimisti in solo (Marcella Carboni, Salvatore Maltana) o in duo (Spalletta – Tallini, Mannutza – Bianchini) e formazioni più mainstream (Angelo Lazzeri, Andrea Sabatino, Gianrico Manca), per arrivare alle orchestre, che ci faranno tornare ai tempi del musical e dello swing (Chicago Stompers), passando per gruppi dalle forti contaminazioni tra jazz e musiche altre, la musica etnica (Paolo Carrus con Sardegna oltre il Mare) la fusion e le nuove sonorità jazz (TNT, Cratere Centrale). Inoltre, anche quest’anno il palco di Piazza Chiarino ospiterà giovani talenti della nuova generazione con progetti musicali che spaziano dal Nu Soul, Nu Jazz al Funk passando per la musica elettronica; un’attrattiva maggiore per i tanti giovani che culminerà con un dj set conclusivo, il sabato sera in seconda serata, a completamento di un programma ricco di concerti.
Confermata anche la collaborazione con Alexanderplatz Jazz Club che curerà la programmazione del jazz club a Piazza Santa Margherita o dei Gesuiti, la sera del 2 settembre, con l’omaggio a Massimo Urbani, per i trent’anni dalla scomparsa, insieme al Trio 93 Legendary e a ospiti eccezionali come Maurizio Giammarco e molti altri.
De segnalare anche il solo di fisarmonica di Ugo Viola all’Oratorio De Nardis, nella installazione sonora di Massimo Bartolini, in collaborazione con ITALICS, nell’ambito della prestigiosa mostra Panorama L’Aquila.
Grande e rinnovata attenzione ai luoghi scelti per la manifestazione, da sempre attenta alla valorizzazione della città stessa: vie del Centro storico, Viale delle Medaglie d’Oro (Parco del Castello), Piazza Chiarino, Cortile Palazzo Cipolloni Cannella, Auditorium del Parco, Libreria Colacchi, Museo MAXXI, Auditorium della Fondazione CARISPAQ, Palazzo Lucentini-Bonanni, oltre alle location già citate.
In caso di maltempo: i concerti di Piazza Santa Margherita saranno spostati all’adiacente Palazzetto dei Nobili; i concerti di Piazza Chiarino saranno trasferiti all’aula Magna dell’Università o al Ridotto del Teatro Comunale; i concerti del Cortile di Palazzo Cipolloni saranno organizzati sotto il porticato; solo in caso di pioggia saranno cancellati gli eventi alla Fontana delle 99 Cannelle e al Parco della Memoria.
Durante le due serate verranno inoltre conferiti i premi alla Carriera (Gegè Munari) e alla Memoria (Piero Angela), Giovane Visionario (Iacopo Teolis), Premio Nuove Direzioni (Gabriele Mitelli), Premio Jazz Club (Jazz Club Ferrara), Premio Speciale AFIJ (Elena Carminati), Premio Speciale Il Jazz va a Scuola (Gegè Telesforo), Premio Festival Italiano (Ambria Jazz Festival), Premio Gender Equality (ex equo: Pedras et Sonus e You Must Believe in Spring) curati dalla Federazione Nazionale Il Jazz italiano e dalle sue associazioni.
Da sottolineare anche l’importante lavoro delle associazioni che fanno parte della Federazione, presieduta da Ada Montellanico, per apportare un arricchimento alla manifestazione, con la realizzazione di eventi collaterali, concerti, incontri, progetti multimediali, laboratori per l’infanzia, supporto organizzativo, in particolare: l’associazione Il Jazz va a Scuola, presieduta da Catia Gori, ha elaborato in collaborazione con Paolo di Sabatino e gli studenti e le studentesse del Conservatorio Casella incontri rivolti alle bambine/bambini, ragazze e ragazzi sul jazz e linguaggi improvvisati. Gli incontri aperti si terranno in Conservatorio ed avranno come restituzione finale un momento di insieme concertato che, oltre a coinvolgere i musicisti tutor dei laboratori, valorizzerà quanto appreso insieme dai partecipanti nel rispetto della musica condivisa.
L’associazione dei festival, I-Jazz (Corrado Beldì il presidente) conferma la propria partecipazione nel coadiuvare e gestire i palchi durante le due giornate della manifestazione grazie ai numerosi direttori artistici associati che saranno presenti, figure storiche da anni al fianco dell’organizzazione; I-Jazz inoltre sostiene le due band scelte all’interno del progetto “Nuova Generazione Jazz”, Satoyma e Simone Basile Quintet; l’Associazione Musicisti Italiani di Jazz, MIDJ (presieduta da Alessandro Fedrigo) ha contribuito ad individuare, attraverso una call ai soci, alcuni progetti molto originali di artisti che si esibiranno durante il festival; inoltre ha collaborato con l’Associazione dei Fotografi Italiani di Jazz (AFIJ, presidente Maurizio Magnetta) alla realizzazione di alcune performance multimediali dal vivo che vedranno il dialogo artistico tra fotografi e musicisti solisti, uno scambio creativo basato sull’improvvisazione e sulla sensibilità reciproca. AFIJ sarà impegnata anche, in collaborazione con Il jazz va a scuola, all’organizzazione di un laboratorio di fotografia per bambini tra gli 8 e i 12 anni con l’obiettivo principale di sensibilizzare e sviluppare le capacità sensoriali di osservazione, ascolto e immaginazione. Infine, l‘Associazione delle Etichette Indipendenti di Jazz – ADEIDJ (presieduta da Federico Mansutti) contribuirà a diffondere il jazz italiano su tutti i palchi della manifestazione proponendo una playlist preparata ad hoc da tutte le etichette socie e, in collaborazione con DJ Gas (Ritmo sincopato), collaborerà alla realizzazione di interviste ai musicisti protagonisti della manifestazione.
Atteso l’esordio dell’Orchestra Jazz Che Vorrei L’Aquila sostenuta da Conservatorio e Comune dell’Aquila, formata da oltre 50 giovani musicisti dagli 8 ai 18 anni guidati dal Maestro Pasquale Innarella.
Tornerà anche ed esibirsi a “Il jazz italiano per le terre del sisma”, confermando quindi una collaborazione virtuosa, la band vincitrice del Conad Jazz Contest organizzato da Umbria Jazz e sostenuto da Conad, Kaleidoscope Quartet (Lorenzo Vitolo, pianoforte; Genius Lee Wesley, batteria; Joshua Schofield, sassofono contralto; Josef Zeimetz, contrabbasso).
Da segnalare anche la partita del cuore “Insieme per L’Aquila”: sabato 2 settembre, alle ore 11, presso il Campo sportivo C.U.S. dell’Aquila verrà organizzata una partita amichevole di calcio tra una selezione dei rappresentanti della Città dell’Aquila e la Nazionale Italiana Jazzisti. Evento a cura del comitato “L’Aquila rinasce con lo sport 2023”.
La manifestazione è promossa da MIC – Ministero della cultura e dal Comune dell’Aquila, sostenuta da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e NuovoIMAIE, in qualità di main sponsor, con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, Regione Abruzzo, il contributo tecnico di CAFIM, e organizzata e coordinata dall’associazione Jazz all’Aquila in collaborazione con la Federazione Nazionale Il Jazz Italiano.
Programma generale: https://bit.ly/programma-
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Materiale fotografico realizzato dall’Associazione dei Fotografi Italiani di Jazz
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DICHIARAZIONI
“Il tema scelto dalla direzione artistica quest’anno, ‘Movimenti’, ben si sposa alla città dell’Aquila che, come la musica, è in continua evoluzione verso nuovi progetti e sperimentazioni. Il Jazz Italiano per le terre del sisma è una manifestazione ormai consolidata, punto di riferimento per artisti e appassionati che è cresciuta nel tempo rafforzando la coesione tra i territori del cratere delle regioni colpite dai terremoti in Abruzzo e nel Centro Italia. La cultura è uno degli elementi di riscatto, emancipazione e crescita delle comunità e manifestazioni come quella di settembre sono la cartina tornasole di questo processo di rigenerazione. Grazie al sostegno di Siae e all’impegno dell’amministrazione comunale siamo riusciti a dare continuità all’iniziativa che è stata d’impulso per l’istituzione all’Aquila della prima orchestra giovanile di jazz d’Italia, una preziosa opportunità di crescita e formazione per studenti e ragazzi del nostro territorio”.
Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila.
“SIAE riserva grande attenzione all’universo jazzistico, che in Italia rappresenta ormai una forza in continua crescita nel panorama musicale. Anche quest’anno la Società Italiana degli Autori ed Editori scende in campo con Il jazz italiano per le terre del sisma: da anni siamo impegnati in prima linea nel supportare progetti e manifestazioni che fanno camminare insieme musica e solidarietà sul percorso di ricostruzione del tessuto sociale e culturale delle popolazioni colpite dai tragici eventi naturali che hanno sconvolto l’Italia negli scorsi anni come nelle scorse settimane. Con Italia loves Romagna abbiamo confermato un impegno preso già con Italia Loves Emilia, con SIAE per Amatrice, con RisorgiMarche e molti altri eventi, convinti che nella cultura risieda il motivo e lo strumento di ogni ripartenza. Il legame di SIAE con il territorio, infatti, non si traduce solo nella presenza capillare che ci permette di essere ogni giorno al fianco di autori e utilizzatori, ma anche nel sostegno che
la Società è pronta a mettere in campo in situazioni di emergenza”.
Salvatore Nastasi, Presidente SIAE.
“I terremoti devastanti degli ultimi anni appartengono alla memoria collettiva del nostro Paese.
È nostro dovere custodire con azioni mirate e concrete – che passano anche attraverso la vitalità della cultura nelle sue molteplici manifestazioni – i dolori, le speranze e le energie della rinascita dei cittadini e dei territori colpiti da quelle scosse distruttive. Questo è lo spirito che anima la manifestazione ‘Il Jazz Italiano nelle Terre del Sisma’ che anche quest’anno ci vede al fianco dell’organizzazione e sostenitori dell’evento. Il tessuto sociale di queste terre meravigliose dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Umbria è rimasto vivo nonostante tutto, e grazie al contributo degli Artisti può continuare a risuonare nell’anima di quei luoghi abitati da straordinarie bellezze”.
Andrea Miccichè, Presidente NuovoIMAIE.
“Siamo arrivati alla nona edizione e di anno in anno si sono consolidati i rapporti di fratellanza con la città e con tutte le cittadine e i cittadini aquilani, come di anno in anno la manifestazione, attraverso la diversità e la ricchezza delle proposte artistiche, ha espresso in maniera straordinaria l’essenza di una musica in continuo movimento come il jazz. Anche in questa edizione si rinnoverà l’abbraccio di solidarietà e di unione di tanti musicisti, operatori, appassionati che credono nella forza della musica per costruire un futuro migliore”.
Ada Montellanico, Presidente Federazione nazionale Il Jazz Italiano.
“Anche quest’anno L’Aquila torna ad essere il centro del jazz italiano, con tanti musicisti, giovani talenti e mostri sacri, progetti delle diverse categorie, coinvolgimento di fotografi, etichette, laboratori per bambini, spazio jazz club e da quest’anno molte istituzioni culturali della città. Una manifestazione che si trasforma, dall’impronta solidale a una sempre più marcata volontà di rappresentare il panorama del jazz italiano in modo vasto e articolato, promuovendo uno dei centri storici più belli al mondo”.
Corrado Beldì, Presidente Associazione Jazz all’Aquila
“Crediamo che questa dell’Aquila sia una storia che comincia ad avere un suo peso rilevante, nell’avere riscritto una nuova prospettiva per la scoperta e le conferme artistiche che sono una grande risorsa culturale di questo Paese, ma non solo. Una storia che, attraverso le sue edizioni, ha sancito un patto forte con un pubblico antico e nuovo con l’obiettivo di creare attraverso la sua programmazione e la rete di collaborazioni un costante impegno per la conoscenza di progettualità esistenti, per la produzione di opere ed eventi inediti, per la mescolanza di energie ed intelligenze artistiche attive in tutto il territorio. Il tutto in sistemazioni logistiche di respiro turistico e culturale, degno e a misura della comunità. Tutt’uno con una serie di riflessioni, mostre, dibattiti e letture, che portano il festival ad essere non solo vetrina di kermesse ma vero e proprio palco sociale”.
Francesca Corrias, Roberto Ottaviano, Fausto Savatteri, direttori artistici edizione 2023
“Il MAXXI L’Aquila si apre per la seconda volta alla musica de Il ‘Jazz per le terre del sisma’, che anticipa di due settimane il nostro festival Performative. Abbiamo particolarmente apprezzato la proposta di accogliere in museo le percussioni artistiche di Marcello Magliocchi che le attiverà in momenti performativi: è stata una proposta che abbiamo sentito particolarmente vicina alle nostre sensibilità. Ringraziamo la Direzione Artistica della manifestazione per il coinvolgimento: Palazzo Ardinghelli è a disposizione del territorio e delle iniziative che lo animano. Ci piace molto unire le energie e impegnarci in collaborazioni: è proprio questo il modus operandi del MAXXI L’Aquila”.