L’Aquila. Il 35% delle scuole abruzzesi, cioè 102 edifici su 292 ispezionati, è inagibile. E’ quanto emerge dai dati del Centro operativo regionale (Cor), aggiornati al 15 dicembre 2016 e rilanciati dai sindacati abruzzesi della scuola. Se le stime sono relative allo scorso anno, FlcCgil, CislScuola, UilScuola e SnalsConfsal sottolineano che terremoto, eccezionali nevicate ed alluvioni del gennaio 2017 “hanno prodotto ulteriori danni agli edifici scolastici”. I sindacati abruzzesi diffondono i dati in una lettera rivolta al ministro dell’Istruzione, università e ricerca, Valeria Fedeli, e consegnata in occasione di un incontro tra le segreterie nazionali e il ministero che si è svolto ieri, allargato ai sindacati delle regioni colpite dal terremoto. In particolare, a Pescara e in provincia è inagibile il 52% degli edifici (12 su 23), nel Teramano il 40% (70 su 194) e nell’Aquilano il 17% (13 su 75); non sono invece pervenute richieste di sopralluoghi nel Chietino.
“Le risorse economiche finora destinate all’edilizia scolastica abruzzese sono assolutamente insufficienti e sono necessari forti investimenti per assicurare agli alunni ed ai lavoratori ambienti sicuri e salubri”, dicono i quattro segretari, Cinzia Angrilli (FlcCgil), Davide Desiati (CislScuola), Enio Taglieri (UilScuola) e Carlo Frascari (SnalsConfsal), sottolineando che l’Abruzzo “è ancora lontano dall’ultimare i lavori di ricostruzione dopo il sisma del 2009”. “Gli eventi sismici ed atmosferici hanno inoltre ridotto notevolmente i giorni a disposizione per le iscrizioni, sia per le istituzioni scolastiche sia per le famiglie. E’ stato fortemente pregiudicato l’orientamento scolastico. Centinaia di migliaia di persone evidenziano le quattro sigle sono rimaste senza possibilità di utilizzare la rete elettrica e la rete telefonica per giorni e settimane, con la conseguenza di una forte limitazione nella conoscenza delle istituzioni scolastiche attraverso la rete telematica. E’ necessario prorogare di almeno due settimane la scadenza per le iscrizioni”. “Sono facilmente prevedibili osservano i segretari variazioni, anche significative, delle iscrizioni tali da determinare variazioni sostanziali degli organici delle singole istituzioni scolastiche. Le organizzazioni sindacali chiedono che gli organici a livello provinciale non subiscano diminuzioni per un minimo di tre anni scolastici. Analogamente si richiede che il Miur sia parte attiva nel promuovere, di concerto con la Regione Abruzzo, la sospensione di qualsiasi intervento di dimensionamento scolastico derivante da diminuzioni degli alunni riconducibili agli eventi sismici ed atmosferici”. I sindacati chiedono inoltre che venga “considerata l’eccezionalità degli eventi nell’anno scolastico 201617 per la validità dell’anno scolastico, indipendentemente dal numero di giorni di lezione” e che venga “assicurata la validitàdell’anno per il personale docente nell’anno di prova, sia per i 180 giorni totali, sia per i 120 giorni di attività didattica”.