Accumoli. Dall’inizio dello sciame sismico sono state registrate 460 scosse; solo 2 hanno superato 5 di magnitudo, una è al scossa principale. Lo rende noto la Protezione Civile nella conferenza stampa in corso a Roma. E’ definitivo il bilancio delle vittime del terremoto ad Accumoli, nel reatino, uno dei paesi più vicini all’epicentro del sisma: le vittime sono 4 padre madre e due figli piccoli morti nella casa travolta da un campanile, 11 in tutto le vittime comprese le frazioni circostanti. Le ricerche di eventuali dispersi sono sospese da ieri in mancanza di altre richieste di ritrovamento, ha reso noto la protezione civile nazionale sul posto. Accumoli è completamente inagibile e dichiarato zona rossa con ordinanza del prefetto di Rieti. La maggior parte delle case e degli edifici sono lesionati, quelli crollati sono soprattutto nel centro storico e nella parte bassa. Vigili del fuoco e volontari della protezione civile si stanno occupando di mettere in sicurezza le case e di accompagnare gli sfollati che lo richiedono a prendere effetti personali nelle abitazioni, dove possibile senza rischi eccessivi. I carabinieri e la polizia vigilano per impedire episodi di sciacallaggio, che finora però non si sarebbero verificati. Sono 300 circa gli scampati al terremoto. Gli sfollati di Accumoli e delle frazioni circostanti sono distribuiti in quattro campi, uno allestito nel campo sportivo del paese, gli altri a Grisciano, Illica e Fonte del Campo. Molti altri dei circa 5600 tra residenti e villeggianti della zona sono ospitati da parenti e amici o sono tornati nei centri di provenienza. Si continua invece a scavare nel comune di Arquata del Tronto (Marche): nel centro della cittadina le ricerche sono focalizzate sul recupero dei due dispersi accertati nella notte ma le operazioni di soccorso sono rese difficili dal luogo in cui le due persone sono state individuate. Ancora incerti invece i numeri per Pescara del Tronto dove almeno 100 vigili del fuoco e altri volontari avrebbero individuato delle persone, ma nessuno può precisare se ancora vive. “Qui dobbiamo camminare sui tetti di case rase al suolo ma non perdiamo la speranza e scaviamo per trovare sopravvissuti”, ha detto il portavoce dei vigili del fuoco Danilo Dionisi a quasi 32 ore dal sisma che ha raso al suolo la frazione. Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) nella mattinata di oggi ha estratto dalle macerie altre persone senza vita. Il bilancio provvisorio, nelle zone terremotate secondo quanto riferisce lo stesso Cnsas è di oltre 250 vittime, 200 di queste solo nella zona di Amatrice (Rieti), mentre il numero delle vittime marchigiane del sisma accertate finora è di 57 persone. Non ci sono ancora conferme ufficiali, ma secondo alcuni soccorritori, il bilancio delle vittime del terremoto nelle Marche sarebbe molto più pesante di quanto risulta finora: si parla di 83 morti. Quarantasei vittime si contano ad Arquata del Tronto e a queste si aggiungerebbero le 37 nella frazione di Pescara del Tronto. Complessivamente gli uomini del Soccorso Alpino e Speleologico impegnati nelle operazioni sulle macerie sono 150. Il coordinamento operativo del CNSAS sta gestendo anche le unità cinofile della Protezione Civile, Guardia di Finanza e Corpo Forestale dello Stato. I cani impegnati oggi sono più di 40. Fra le macerie è stato salvato questa mattina anche un piccolo cane maltese, senza acqua nè cibo dal momento del sisma. E’ stato affidato al servizio veterinario, i padroni sono nella lista dei dispersi. E’ stata operata nella notte nell’ospedale di Ascoli Piceno, e sta bene, Giorgia, la bimba di 10 anni rimasta per 16 ore sotto le macerie della sua casa a Pescara del Tronto e salvata ieri sera. I vigili del fuoco sono riusciti ad arrivare alla piccola intorno alle 20, dopo aver individuato la zona della sua cameretta. La sorella della bambina, però, che era stesa accanto a lei, non ce l’ ha fatta. Imprecisato il numero dei feriti, al momento si parla di 264 persone ricoverate negli ospedali.